Nella Palm Coast le pecore, non i polli, possono pascolare in sicurezza

11 agosto 2023 | FlaglerLive | 48 commenti

Il rifiuto da parte del Consiglio comunale di Palm Coast di un programma pilota che avrebbe permesso l'allevamento dei polli in una manciata di cortili è deludente. Ma fin dai suoi albori il Comune ha avuto la tendenza a gestire la città più come un'associazione di proprietari di case legata al conformismo e alla sonnolenza dei residenti al pascolo piuttosto che come una città vivace che accoglie le differenze, l'innovazione, i giovani e i lavoratori.

Lo abbiamo visto quando la città ha abbattuto le panetterie artigianali dieci anni fa, proprio mentre l’economia stava iniziando a ridefinire il luogo di lavoro. Lo abbiamo visto due anni fa, quando la città ha rinnovato il divieto per i lavoratori essenziali di parcheggiare i loro piccoli camion nei vialetti. Lo abbiamo visto due mesi fa, quando la città ha rifiutato una sovvenzione fino a 15 milioni di dollari per costruire stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Ora lo vediamo in una città di Babbitt che si schiera contro i polli.

Questo tipo di timidezza strascicata non si addice a una città ambiziosa. Creiamo inutili punti di strozzatura che potrebbero invece essere gli emblemi di benvenuto per quegli americani autosufficienti che Emerson tanto apprezzava nello spirito nascente del suo tempo. La proposta di Barbara Grossman, responsabile dell'applicazione del codice, avrebbe consentito fino a 25 pollai da cortile, quattro galline al massimo, nessun gallo, tutto rigorosamente regolamentato e persino soggetto al consenso dei vicini, il che sarebbe stato assurdo, anche se mi piacerebbe avere quel tipo di voce in capitolo sui cani insopportabili dei miei vicini.

Venticinque permessi sono appena un programma pilota. È più simile a un progetto Future Problem Solvers che si estende in pochi metri, come fece uno di questi progetti (vincenti) con i pipistrelli qualche anno fa, senza obiezioni da parte di nessuno. È probabile che ora ci siano molte più cooperative prive di documenti, dato che l'applicazione dell'ICE contro i polli illegali è quella che è. Il programma pilota sarebbe equivalso ad un'amnistia. Ma sai cosa pensano i nostri vicini rossi riguardo alle amnistie.

Le argomentazioni contro i polli da cortile non sono state convincenti, a cominciare dal calcolo del tutto machiavellico del consigliere Nick Klufas. Personalmente non penso che sia affatto contrario ai polli da cortile. È cresciuto con loro. È un tipo "vivi e lascia vivere". Ma è in corsa per la Commissione della Contea, e ha letteralmente detto che non può avere dei polli da cortile attaccati al suo nome. Questa è la politica. Ma non è certamente il tipo di leadership che ha mostrato nel demolire la caccia alle streghe per una verifica forense dei conti della città. È vero che, come prevede Klufas, in un referendum l’85% degli elettori abbatterebbe i polli del cortile. Ma lo farebbero soprattutto in reazione all’inevitabile muffa che intasa la ricchezza sociale: false supposizioni, disinformazione, pregiudizi. I polli, si dice, attirano i roditori. Non esattamente: la spazzatura, l'acqua stagnante, le mangiatoie per uccelli e il cibo lasciato fuori attirano i roditori, quindi il tuo giardino è già lì. I pollai possono essere a prova di roditori e i polli sono una forma naturale di controllo dei parassiti. Le sostanze chimiche presenti nel prato sono ancora più distruttive per tutti noi di quanto potrebbe esserlo qualsiasi roditore.

I polli, si sostiene, sono rumorosi. Veramente? In una città dove ogni strada è un coro tabernacolo di cani che abbaiano, di falciatrici assordanti, di marmitte spavalde, di garage più industrializzati di Hargrove Grade e con abbastanza zone di costruzione da aver trasformato Palm Coast in un Big Dig permanente, un paio di chioccianti i polli non sarebbero più distinguibili del fan che fa scoppiare la gomma da masticare due sezioni più in alto in una gara NASCAR.

Naturalmente nel momento in cui parli di avere qualsiasi tipo di animale da fattoria nel tuo giardino, la prossima cosa che sentirai sarà che ne dici delle capre, dei maiali, dei cammelli e degli elefanti, dei RINO. Il che mi ricorda il luogo comune omofobo secondo cui il matrimonio gay legalizzato porterebbe alla bestialità. È ciò che Socrate, le cui ultime parole cicutate riguardavano un pollo, chiamerebbe argomenti di merda di pollo. I sostenitori del pollo da cortile non sono privi di una sfumatura di santità. La rozza che c'è in me non accetta la moda dell'autosufficienza. Nessun cortile produrrà abbastanza uova e verdure affinché una famiglia riduca la sua dipendenza dai negozi di alimentari. I negozi ora sono sufficientemente vari e vendono abbastanza prodotti socialmente responsabili – nella misura in cui Ron DeSantis e Paul Renner non li hanno ancora vietati – da rendere gli sforzi di cortile più un'affettazione NPR che una necessità.